Francesco Leone Commercialista

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NIDI è il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile.

L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. Il Fondo è gestito dalla Regione Puglia con il sostegno dell’Unione Europea .

Cosa di può fare con Nidi ?

Con Nidi si può avviare una nuova impresa nei seguenti settori:

-attività manifatturiere
-costruzioni ed edilizia
-riparazione di autoveicoli e motocicli
-affittacamere e bed & breakfast
-ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.)
-servizi di informazione e comunicazione
-attività professionali, scientifiche e tecniche
-agenzie di viaggio
-servizi di supporto alle imprese
-istruzione
-sanità e assistenza sociale non residenziale
-attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco)
-attività di servizi per la persona

Per le attività di consulenza o professionali è possibile accedere alle agevolazioni esclusivamente in forma di associazione o società tra professionisti.

A chi si rivolge Nidi ?

Può richiedere l’agevolazione chiunque voglia avviare una nuova impresa.

In caso di impresa già costituita, è possibile presentare domanda solo se la costituzione è avvenuta da meno di 6 mesi e non si è emesso la prima fattura e non si è percepito corrispettivi. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:

  • giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
  • donne di età superiore a 18 anni;
  • disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro      subordinato negli ultimi 3 mesi;
  • persone in procinto di perdere un posto di lavoro
  • lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato   e massimo 2 committenti)

Anche se rientrano nelle precedenti categorie, non sono considerati in possesso dei requisiti:

  • i pensionati;
  • i dipendenti con contratto a tempo indeterminato
  • gli amministratori d’imprese, anche se inattive, e i titolari di  partita IVA.

L’impresa ancora da costituire deve avere meno di 10 dipendenti.

Sono ammesse a NIDI le sole imprese corrispondenti alle forme giuridiche:

ditta individuale, società cooperativa con meno di 10 soci, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, associazione tra professionisti, società a responsabilità limitata.

Come funziona

Le forme di agevolazione previste da NIDI sono diverse e misurate all’investimento previsto:

Se si prevede di avviare l’impresa con investimenti fino a € 50.000 l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

Se si prevede un investimento compreso tra € 50.000 ed € 100.000 l’agevolazione è pari al 90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

Per investimenti compresi tra € 100.000 ed € 150.000 l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile.

È inoltre previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi sei mesi pari ad € 5.000.

Il prestito rimborsabile è erogato nella forma di finanziamento della durata di 60 mesi, con tasso fisso, pari al tasso di riferimento UE (al 01/01/2014 il mutuo sarebbe concesso al tasso dello 0,53%).

Non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società cooperative a responsabilità limitata, per le società a responsabilità limitata e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale agli amministratori.

La procedura di accesso alle agevolazioni è molto semplice.

Inizialmente bisogna fornire alcune informazioni, compilando una domanda preliminare che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, i profili dei soggetti proponenti, l’ammontare e le caratteristiche degli investimenti e delle spese previste. Non è previsto l’invio di alcun documento cartaceo né l’uso della PEC.

Per tutte le domande preliminari che rispettano i requisiti è previsto un colloquio di tutoraggio presso Puglia Sviluppo durante il quale:

  • sarai aiutato a presentare l’istanza definitiva di accesso alle      agevolazioni;
  • presenterai la documentazione necessaria (preventivi, individuazione      della sede, ecc.);
  • saranno verificate le competenze e la consapevolezza in merito      all’attività da avviare.

Se vuoi approfondire l’argomento , confrontarti sulle opportunità o ricevere assistenza nella predisposizione della domanda , sono a disposizione previo appuntamento .

Ora devi solo pensare ad avviare il tuo business !

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